Sentenza del 26-03-2024 sul caso Assange

Sentenza del 26-03-2024 sul caso Assange

Premessa

Oggi, 26 marzo 2024, è uscita la sentenza della Royal Court of Justice di Londra sulla concessione dell’appello contro l’estradizione di Julian Assange negli USA.

La seguente è una traduzione non ufficiale delle conclusioni (“outcome”) della sentenza, in base al testo originale, come reperito dall’indirizzo:

https://www.judiciary.uk/wp-content/uploads/2024/03/Assange-v-USA-Judgment.pdf

La traduzione è fornita come semplice supporto per chi abbia difficoltà con l’inglese.

Si declina ogni responsabilità per gli errori presenti nella fonte e per eventuali errori di traduzione.

Riportiamo qua sotto una copia integrale del testo utilizzato (in lingua inglese) qui:

Assange-v-USA-Judgment

Conclusioni

238. Concediamo l’applicazione del richiedente di emendare i motivi dell’appello. Rifiutiamo l’applicazione del richiedente di addurre nuove prove.

239. A meno che i convenuti [nota del traduttore: il Governo degli Stati Uniti e il Segretario di Stato per il Ministero degli Interni del Regno Unito] e  non forniscano garanzie soddisfacenti, concederemo l’autorizzazione all’appello sulla base del punto iv) (estradizione incompatibile con il diritto alla libertà di espressione ex art. 10 della Convenzione), v) (estradizione vietata dal comma 81(b) dell’Atto del 2003, in quanto il richiedente potrebbe essere vittima di pregiudizi sulla base della sua nazionalità) e ix) (estradizione vietata dai commi 93-95 dell’Atto del 2003 a causa di un’inadeguata protezione dalla pena di morte).

240. Sospendiamo la rinnovata applicazione per la concessione dell’autorizzazione all’appello sulla base dei punti iv), v) e ix). La sospensione è per un periodo di 55 giorni, fino al 20 maggio 2024, soggetto alle seguenti indicazioni:

  1. I convenuti hanno il permesso di presentare alla corte qualunque garanzia entro il 16 aprile 2024.
  2. Nel caso che entro tale data non sia stata presentata alcuna garanzia, l’autorizzazione all’appello verrà concessa sulle basi dei punti iv), v) e ix).
  3. Nel caso che le garanzie vengano presentate entro il 16 aprile 2024, le parti hanno il permesso di presentare ulteriori contributi in forma scritta riguardo la questione dell’autorizzazione all’appello, alla luce delle garanzie proposte. Tali contributi dovranno essere presentati entro il 30 aprile 2024 dal richiedente ed entro il 14 maggio 2024 dal convenuto e dal Segretario di Stato [per il Ministero degli Interni del Regno Unito].
  4. Nel caso che le garanzie vengano presentate entro il 16 aprile 2024, valuteremo la questione dell’autorizzazione all’appello in un’udienza fissata il 20 maggio 2024.

231. Rifiutiamo le rinnovate applicazioni per la possibilità di appello sulle basi dei punti i) e viii) (estradizione incompatibile con il Trattato), ii) (estradizione vietata dal comma 81(a) in quanto a scopo di accusa per opinioni politiche), iii) (estradizione incompatibile con l’art. 7 della Convenzione), vi) (estradizione incompatibile con il diritto a un giusto processo ex art. 6 della Convenzione) e vii) (estradizione incompatibile con gli articoli 2 e 3 della Convenzione).

Commento

Ci asteniamo da qualunque commento approfondito. Sarà necessario valutare le eventuali garanzie presentate, la loro forma e le “controdeduzioni” del team legale di Assange per farsi un’idea di quale sarà il risultato dell’udienza del 20 maggio 2024. Improbabile invece che gli USA non presentino qualche forma di garanzia (probabilmente carente) entro il 16 aprile 2024.